domenica

Domenica, lo struscio in centro. Casino per i negozi aperti, il Natale si festeggia in anticipo con i negozi aperti; bastano questi, in fondo, a creare tutta l'atmosfera di cui c'è bisogno. L'inserto domenicale del Sole 24 ore è in crisi nera, visto che abbondano notizie così dette di nicchia, per la serie abbecedari demodè, e a dire il vero non trovo poi molti motivi di interesse. Andamento rilassato delle ore domenicali, con l'esibizione della banda in piazza, qualche bancarella con le castagne e un freddo che non è ancor freddo, ma piuttosto tiepido. La generazione resta a mollo, in ogni caso. Ci ho fatto caso: fa molto figo definire la propria generazione "perduta" o "maledetta" o peggio ancora "eretica"; sarebbe bello svegliare questi signori che si crogiolano sulle braci di battaglie mai avvenute e comunicargli che la loro generazione (ma potremmo dire anche la nostra e la vostra e via dicendo) non solo non ha alcun alone romantico, ma che addirittura è l'antitesi del romanticismo: è squallidamente borghese. Tutti questi poeti maledetti del '68 e del '77 che bene che vada votano Pdl e lavorano in banca quali pretese di eresia potranno mai avere? L'eresia, bisogna conquistarla, meritarla. Altrettanto si può dire della "maledizione", e allora: fatevi maledire, diventate davvero maledetti e perduti, perché altrimenti è un giochino che riesce solo sui libri, e non vale. Gustatevi le caldarroste e lo struscio, che forse è quella l'unica battaglia che vi resta, la rivoluzione della castagna.

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