altri conservatori

Sì, forse sarebbe meglio che ognuno si facesse i fatti propri e guardasse nei recinti di casa sua, ma si sa, l'America è sempre l'America, ed è come se le sue dinamiche più esteriori riguardassero un po' tutto il globo. E forse in una certa misura è così. Per esempio ho appreso con una buona dose di rassegnazione l'ascesa dell'ennesimo astro ultraconservatore a stelle e strisce, questa Michele Bachmann che ha di recente lanciato il guanto di sfida per le presidenziali. Sulla scia di Sarah Palin, sulla scia del pioniere col forcone in mano. Non so come possano convivere, negli Usa, la grande tradizione democratica, quella che ha portato alla presidenza Barack Obama, e le falangi più retrive del repubblicanesimo. Probabilmente il fascino americano viene anche dalla collisione e dalla convivenza di questi emisferi politici e culturali antitetici, distanti anni luce, figli di concezioni che poco o nulla hanno in comune. Non sono abbastanza esperto di America per capire da quali dinamiche sgorghino certi esemplari politici: il sospetto che provengano in linea diretta dagli scompartimenti più esaltati del Mayflower è forte, con il loro folklore, l'autoreferenzialità, la miopia culturale, il bricolage religioso, le credenze fai da te. Il tutto improntato, con ogni evidenza, al desiderio di estinguere il diverso, l'altro, ciò che non rientra nel proprio schema mentale. E poi ci sono uomini come Obama. Fallibili, come tutti gli uomini, ma uomini veri. Che ci provano, tutti i giorni, che nelle pastoie di una politica del ricamo e dell'ipocrisia (in America come in ogni parte dell'Occidente) cercano di far emergere dei contenuti. Includendo, non escludendo. C'è chi ha la verità in tasca, e con sprezzo del ridicolo si definisce creazionista, e c'è chi accetta tutte le visioni, e non ne nega il diritto a esistere. C'è chi ritiene che la sanità gratuita debba essere un diritto per tutti, e chi difende le assicurazioni private. Sono le idee che fanno gli uomini, e ognuno ha quelle che si merita. In questo sono perfettamente americano anch'io.

0 commenti: