Se i beni culturali danno tanto fastidio, io una proposta ce l'avrei: eliminiamo il ministero dei beni culturali. Non è una provocazione, o come si dice in questi casi per pararsi le spalle. No, è una proposta seria: eliminiamo ogni tutela del patrimonio culturale italiano. Tanto, chi se ne frega. Privatizziamo dove si può privatizzare, vendiamo se c'è qualche compratore. Totò vendeva la fontana di Trevi, e la vendiamo pure noi, ma sul serio. Vuoi mettere? Niente spese di manutenzione, niente tutela, niente assicurazioni vandaliche. Gli Uffizi? Una bella carrettata di roba, chissà che da qualche parte non ci sia un qualche imprenditore disposto ad accollarsi tutto sto imbracchio di quadri e non ne faccia, che so, un bel locale per eleganti brunch e aperitivi molto trendy. I siti archeologici? Ottime aree per ipermercati in cui stipare le famiglie il fine settimana. E così via: si può vendere tutto, facendo una paccata di soldi ed eliminando ogni spesa corrente. Chiusi gli enti culturali, chiuso qualsiasi festival, privatizzato ogni singolo scarabocchio: risparmio immediato, problemi finiti. Meglio un'onesta stagione di saldi piuttosto che la patetica foglia di fico di un ministero che non serve a nulla, se non a prendere atto del disinteresse più completo della classe dirigente di questo paese. In Italia ci sono un terzo dei beni storico culturali del mondo. Del mondo. Ma forse per noi è troppo: meglio sbattere tutto al discount e buona notte. Si potrebbe creare un unico, immenso ministero dello svacco: una specie di ministero del turismo (che già c'è) ma elevato all'ennesima potenza, dove concentrare tutta la follia modaiola e tardo capitalistica di questa classe politica. Già immagino: una sconfinata colata di cemento che unisca tutti i centri commerciali d'Italia, con discoteche, aperitivi sulle chiappe del David, spritz, cocktail, mignotte, cubiste, tronisti, tutto insieme, tutto permanente. Finalmente una Puttanopoli come si deve, senza più nessuna finta remora, senza ipocrisia, dove la gggente può "essere se stessa" e allo stesso tempo aiutare l'economia e stimolare gli investimenti esteri. Era questo che volevate? Basta dirlo.
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