Non ho grande fiducia nella Storia. Non so se la curva del progresso possa dirsi costante in virtù di guerre e conflitti. La Storia appare nei libri come un resoconto della nostra supposta civiltà, della ricerca umana del proprio equilibrio, ma nella prassi è stata un'ondata di sangue, di barbarie, di prevaricazione. Alle prime, primitive e legittime lotte per la sopravvivenza al movimento dei più disparati interessi economici, fino alle recenti follie post 11 settembre. Ripensavo alle parole dette più volte da Gino Strada, ma anche ad un piccolo aneddoto personale, che penso possa essere di un qualche interesse anche per gli altri. Il Sud Tirolo per me ha un significato speciale, è una terra che amo molto e per svariate ragioni; è una terra unica, di rara bellezza paesaggistica, culturalmente ricca e forte, e venata di contraddizioni, di spaccature. In tutti i cimiteri del Trentino Alto Adige si possono trovare lapidi che ricordano i morti delle due guerre mondiali: lapidi semplici, che ricordano ragazzi giovani e giovanissimi morti in situazioni disperate, pochissimi ufficiali, tanta truppa strappata alla propria casa in nome dell'onor di Patria. Patria che però è cambiata: Impero Austroungarico nel 15 - 18, forze dell'Asse nel 40 - 45. Meglio dire forse dell'Asse, perché i reclutati, viste le peculiarità culturali della zona, ebbero la possibilità di scegliere tra Regio Esercito Italiano e Wermacht, propendendo quasi sempre per la seconda. In comune hanno la morte, tragica, inutile. Di diverso hanno le cause che servirono, cause imposte dall'alto, precipitate loro addosso da dinamiche politiche e ideologiche che spesso non li riguardavano o che li toccavano solo marginalmente. Vale la pena di visitare questi cimiteri, per respirare tutto l'assurdo che le guerre portano con sé, specie quando si richiamano a chissà quali valori e che invece si rivelano solo immense stragi, dispersione di energie e di idee, morte di generazioni intere. Da visitare anche le trincee delle Tofane, dove combatterono all'ultimo sangue due fronti che qualche anno dopo si ritrovarono tragicamente uniti nella sconfitta.
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