Ho appreso in questi giorni la triste fine che ha fatto l'Avanti!, storico quotidiano socialista finito di nuovo al centro delle cronache in margine allo squallido "affaire Tulliani". Una fine che, nella sua esemplare e tremenda banalità, spiega meglio di tante analisi i perché e i percome del tracollo del Partito Socialista Italiano, o se vogliamo la sua macroscopica anomalia, visto che siamo credo l'unico paese al mondo in cui le ceneri del socialismo (nelle vesti di alcuni suoi discutibili rappresentanti) sono finite sotto l'ala del più conservatore, reazionario e autoritario governo che la storia repubblicana abbia mai registrato. Siamo riusciti ad inventarci un socialismo liberalismo capitalistico autoritario, e di destra per giunta. Un capolavoro. In quest'ottica, dopo lo sgomento iniziale, non mi ha nemmeno stupito più di tanto che anche il povero Avanti! sia finito nelle tasche del padrone, fagocitato dalla brama di possesso che agita quest'uomo anche al di là di ogni logica: che c'entra la sua linea di pensiero (chiamiamola così) con le idee socialiste? Se pensiamo ad alcune figure di socialisti (Matteotti, i fratelli Rosselli, Gaetano Salvemini etc) il contrasto è non solo stridente, ma inconciliabile. Solo in una democrazia affranta, esanime e in definitiva incompiuta poteva consumarsi questo disastro ideologico, questa contraddizione tanto più immane quanto meno avvertita come tale: chi, in fondo, considera un problema politico il fatto che il populismo mediatico di Berlusconi abbia assimilato il socialismo italiano? La questione affonda le sue sordide origini nell'era craxiana, che del socialismo diede, diciamo così, una sua interpretazione originale, e va bene, siamo tutti d'accordo. Ma se le parole hanno un senso, il termine "socialismo" ha un suo etimo ben preciso, motivato da ragioni non solo semantiche, ma soprattutto storiche e politiche; un etimo che infatti ha trovato la sua collocazione politica esatta in tutti i paesi d'Europa. Tutti tranne il nostro, dove un Partito Socialista degno di questo nome infatti non c'è, e dove infatti anche l'opposizione alla deriva demagogica berlusconiana è stata blanda, inefficace, a tratti addirittura inesistente. Se ci fosse stato un Partito Socialista come quello tedesco o come quello francese che cosa sarebbe successo? Se tutto il patrimonio culturale e umano che il socialismo europeo ha rappresentato non fosse stato così miserabilmente disperso, come sarebbe andata a finire? E' l'interrogativo inquietante con cui molti di noi hanno a che fare sempre più spesso.
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