il papi della Patria



La nomina di B quale presidente di questa nuova, fantomatica commissione sulle riforme costituzionali non mi sembra poi così folle. Almeno non in un sistema politico alla rovescia come quello in cui viviamo. Chi più di lui può dirsi padre di questa patria? Chi più di lui può dire di averla plasmata, identificata, portata alla luce nei suoi recessi più inconfessabili? Ha sdoganato l'indicibile, ha incarnato se non proprio inverato tutta la surreale sguaiataggine del sogno italiano, il sogno del furbo, del gradasso che la spunta sempre. Il sogno dell'impunito gaudente tutto fumo e apparenza, dei soldi come sintesi di ogni valore e del potere disinvolto che nasconde la faccia feroce dietro i modi affabili e le canzonette da crociera. Ed è suggestivo e malinconico insieme che questo sogno, nel giro di vent'anni, sia diventato un incubo sia per chi lo ha sempre avversato sia per chi ci ha creduto e ancora ci crede. 
Dunque, perché negargli questa presidenza? Ieri ha detto che scherzava, il burlone, ma domani potrebbe ripensarci, e dire che gli spetta, tanto le parole non hanno mai avuto senso per lui. O ce l'hanno avuto solo nella misura in cui possedevano un potere persuasivo, di pura televendita. Le vesti stracciate di questa sinistra che si è rivelata la sua migliore alleata, francamente, non contano più nulla. Ma, ripeto, sono dettagli privi di importanza: questa presidenza se l'è proprio meritata, diamogliela, lasciamogli completare l'affondamento, che tanto di riffa o di raffa Lui c'è sempre, prende sempre carrettate di voti, e anche quando ne prende di meno alla fine un accordo si trova sempre. In piena democrazia, ovvio. E allora sotto con le commissioni: togliamola di mezzo questa Costituzione, diamogli carta bianca. Tanto del conflitto d'interessi chi se ne frega, delle politiche personalistiche che hanno affossato l'Italia idem. Cassiamo tutto: processi, cene eleganti, stallieri. Azzeriamo il conto, che tanto qui non ne usciamo più, diamogli l'immunità, un maxi finanziamento pubblico per le aziende di famiglia, e già che ci siamo anche il potere temporale e l'infallibilità ex cathedra. Che tanto, è per davvero il padre di questa patria: è il suo campione più attendibile e più rappresentativo, l'uomo più votato degli ultimi vent'anni e mica per scherzo. Sia fatta democrazia dunque: hai vinto. Solo una richiesta: sparisci per un po' dalla circolazione, prenditi una vacanza senza telecamere al seguito, ordina alle tue falangi di non nominarti per qualche giorno. Un po' di disintossicazione, credimi, farà bene a tutti. 

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