La
strategia della gradualità.Per
far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla
gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. È in questo modo
che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo)
furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: stato
minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in
massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti
cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state
applicate in una sola volta.Noam
Chomsky, 10 strategie della manipolazione.
Forse
dobbiamo prendere atto che l'epoca dei diritti è terminata. Non
esistono più. Sono stati un lusso che la storia occidentale ha
concesso, con qualche remora, per un cinquantennio, dal dopoguerra
alla metà anni novanta più o meno. Prima niente, e dopo, cioè ora,
niente. E' stata il ministro Fornero a ricordarcelo, con una delle
sue celebri uscite, il lavoro non è un diritto: una frase precisa,
che indica la precisa volontà del potere di smantellare lo stato
sociale, erodendo vita e prospettive delle persone, e assimilandole
in un unico movimento collettivo, il più vicino possibile allo
schiavismo (il modello è la Cina, tanto per intenderci). Le uscite
del ministro Fornero non sono gaffes, ma segnali molto chiari: lei
dice ciò che pensa, e ciò che pensa in fondo è molto semplice: una
società fondata sul principio di prestazione, "Una
confortevole, levigata, ragionevole, democratica non-libertà prevale
nella civiltà industriale avanzata, segno del progresso tecnico"
come ebbe modo di dire Marcuse in L'uomo a una dimensione. Tutto ciò
che va al di fuori della catena di montaggio, non può avere diritto
ad esistere: persino la vita, nella sua accezione creativa, fuori
dagli schemi, che richiede spazio e possibilità di realizzazione,
non può essere accettata dal sistema di potere che l'epoca della
tecnica, e i suoi degni rappresentanti, stanno impalcando. Non a caso
le prime vittime di questo forzatura sono coloro che hanno il massimo
potenziale biologico, sia intellettuale che sessuale: i giovani, la
cui emarginazione sul piano sociale ed economico è un passo
essenziale per l'affermazione del pensiero unico, un pensiero che si
sta diffondendo con strenua pervicacia e in modo silente, distillato,
come giustamente nota Chomsky, nell'osservazione di cui sopra. E il
bello è che questo è solo l'inizio: l'argomento della necessità
non conosce confini, potenzialmente può arrivare fino agli estremi
della logica, che so: lavorare gratis o pagare per lavorare (non
funzionano così già molti stages?). Chi vivrà vedrà, ammesso che
ne avrà il diritto (di vivere).
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